Difference between revisions of "Servizi di consulenza per il decreto legislativo n 2312001"

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<p>Le aziende che operano in Italia dovrebbero prendere atto di un'importante modifica della legge italiana che introduce norme pi&ugrave; complete sulle procedure di denuncia nel settore pubblico e privato non finanziario.</p><br /><br /><p>Tra gli altri aspetti rilevanti, la legge n. 179/2017, entrata in vigore il 29 dicembre 2017, espande le protezioni esistenti contro le segnalazioni al settore privato, imponendo alle societ&agrave; che hanno adottato programmi di conformit&agrave; formale ai sensi del decreto legislativo n. 231/2001 (&quot; Decreto 231 &quot;) per attuare anche un programma formale di denuncia.</p><br /><br /><p>Prima della legge n. 179/2017, solo i servizi finanziari e le societ&agrave; bancarie erano tenuti ad attuare programmi formali di denuncia, ai sensi della legislazione italiana di attuazione della direttiva europea 23/2013 (CRDIV). Inoltre, la legge n. 190/2012, chiamata anche &quot;legge anticorruzione&quot;, ha fornito protezione contro le ritorsioni per i dipendenti pubblici che hanno denunciato la commissione di un illecito.</p><br /><br /><p>Molte societ&agrave; che operano in Italia hanno adottato programmi formali di conformit&agrave; ai sensi del Decreto 231, incentivati ​​da una disposizione che prevede una difesa contro determinati tipi di reati penali per le aziende con tale programma. La legge n. 179/2017 impone a tali societ&agrave; di integrare una politica formale per gli informatori nell'ambito dei loro programmi di conformit&agrave;.</p><br /><br /><p>Contesto: decreto legislativo 231</p><br /><br /><p>Secondo la legge italiana le persone giuridiche non hanno l'obbligo di adottare un programma di conformit&agrave;, ma sono incoraggiate a farlo al fine di evitare o almeno minimizzare la loro responsabilit&agrave; in caso di reato.</p><br /><br /><p>Ai sensi del Decreto 231, un'entit&agrave; legale pu&ograve; essere ritenuta responsabile penalmente per determinati reati commessi dai suoi rappresentanti legali, direttori o dirigenti (formalmente o di fatto) o dai dipendenti. La responsabilit&agrave; ai sensi del decreto 231 pu&ograve; estendersi ai reati che coinvolgono riciclaggio di denaro, abusi di mercato, reati transnazionali, corruzione e appropriazione indebita e una variet&agrave; di altri reati societari. Tuttavia, le societ&agrave; possono proteggersi dalla responsabilit&agrave; derivante dalla commissione di reati se, tra le altre cose, prima della commissione del crimine, adottano e attuano efficacemente un modello di conformit&agrave; progettato per prevenire reati dello stesso tipo di quello commesso.</p><br /><br /><p>Se un modello di conformit&agrave; sia stato effettivamente implementato e in grado di prevenire i reati &egrave; determinato dai tribunali penali su un'analisi caso per caso basata su un approccio specifico per la situazione.</p><br /><br /><p>Tuttavia, il Decreto 231 stabilisce alcuni requisiti per i programmi di conformit&agrave;. Ad esempio, ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 2, un programma di conformit&agrave; deve identificare le attivit&agrave; che, se eseguite, possono dare origine a reati o facilitare la loro commissione; attuare protocolli che disciplinano l'adozione e l'esecuzione delle decisioni e la gestione delle risorse finanziarie per prevenire la commissione di reati; stabilire obblighi di segnalazione nei confronti dell'organismo di controllo e disporre di un codice disciplinare che punisce la non conformit&agrave;.</p><br /><br /><p>Legge n. 179/2017 Requisiti di protezione degli informatori</p><br /> [https://231control.it/servizi/ organismo di vigilanza 231] <br /><br /><p>Come il decreto 231, la legge n. 179/2017 non impone alle imprese di adottare un programma di conformit&agrave; o di protezione degli informatori.</p><br /><br /><p>In particolare, ai sensi del nuovo paragrafo 2-bis dell'articolo 6 del decreto 231, i programmi di conformit&agrave; devono includere una procedura di segnalazione in modo che funzionari e dipendenti possano segnalare violazioni del decreto 231. Di conseguenza, le societ&agrave; che hanno adottato programmi di conformit&agrave; in conformit&agrave; al decreto 231 devono valutare se le loro politiche si comportano con la legge n. 179/2017 e le aziende che intendono attuare programmi di conformit&agrave; dovrebbero incorporare le protezioni degli informatori nell'ambito di tali politiche.</p><br /><br /><p></p><br />
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<p>La conformit&agrave; aziendale - ovvero la flessibilit&agrave; dell'azienda e la sua capacit&agrave; di adattamento e conformit&agrave; alle normative - agisce quindi sull'innovazione della sicurezza e della tecnologia nelle organizzazioni, riportando al centro le scelte strategiche.</p><br /><br /><p>Allo stesso tempo, la conformit&agrave; mira a prevenire il rischio di non conformit&agrave; delle attivit&agrave; dell'azienda alle regole e ad attuare e consolidare il rapporto di fiducia con i clienti e, nel senso pi&ugrave; ampio, con le parti interessate.</p><br /><br /><p>Tradizionalmente, le attivit&agrave; di conformit&agrave; aziendale sono intese come restrittive rispetto alle societ&agrave; a cui sono indirizzate, in particolare:</p><br /><br /><p>• istituzioni e societ&agrave; operanti nel mondo bancario e finanziario;</p><br /><br /><p>• attivit&agrave; commerciali che hanno rapporti con la pubblica amministrazione (ovvero quasi tutte le societ&agrave;);</p><br /><br /><p>• societ&agrave; quotate in borsa e operanti sui mercati finanziari;</p><br /><br /><p>• alla stessa pubblica amministrazione, poich&eacute; molte attivit&agrave; pubbliche sono state incluse in rigide regole comportamentali ed etiche (si pensi, ad esempio, alla disciplina anticorruzione).</p><br /><br /><p>In realt&agrave;, la conformit&agrave; &egrave; intesa per tutte le societ&agrave; (micro, piccole, medie, grandi) e enti pubblici o privati, poich&eacute; anche una piccola azienda che non opera nel settore bancario o non fornisce servizi finanziari, deve gestirne la conformit&agrave; normativa in una delle seguenti aree (ad esempio e non limitato a):</p><br /><br /><p>• Protezione del consumatore;</p><br /><br /><p>• Certificazioni di qualit&agrave; e standard ISO;</p><br /><br /><p>• Sicurezza delle informazioni e protezione dei dati;</p><br /><br /><p>• prevenzione degli infortuni e sicurezza sul lavoro;</p><br /><br /><p>• Regolamento antiriciclaggio;</p><br /><br /><p>• Privacy e trattamento dei dati personali;</p><br /><br /><p>• Lotta contro la corruzione;</p><br /> [https://231control.it/ corporate governance] <br /><br /><p>• Responsabilit&agrave; delle entit&agrave; e delle persone giuridiche ai sensi del decreto legislativo 231/2001</p><br /><br /><p>Le attivit&agrave; di Compliance svolte in questi e in altri settori hanno tutti l'obiettivo di raggiungere lo stesso obiettivo: riorganizzare la struttura aziendale fornendo all'organizzazione interna misure preventive per evitare il rischio di subire sanzioni (civili, penali o amministrative, reputazionali) senza perdere competitivit&agrave; sul mercato, migliorando al contempo l'immagine e la reputazione dell'azienda al fine di aumentare la fiducia dei suoi clienti, stakeholder e azionisti.</p><br /><br /><p>Un uso corretto della conformit&agrave; aziendale, quindi, aiuta le aziende a</p><br /><br /><p>• promuovere e consolidare i suoi principi etici;</p><br /><br /><p>• migliorare le relazioni con i propri clienti;</p><br /><br /><p>• proteggere gli amministratori da possibili responsabilit&agrave;;</p><br /><br /><p>• armonizzare e controllare meglio il comportamento di dirigenti e dipendenti.</p><br /><br /><p></p><br />

Latest revision as of 09:52, 14 June 2020

La conformità aziendale - ovvero la flessibilità dell'azienda e la sua capacità di adattamento e conformità alle normative - agisce quindi sull'innovazione della sicurezza e della tecnologia nelle organizzazioni, riportando al centro le scelte strategiche.



Allo stesso tempo, la conformità mira a prevenire il rischio di non conformità delle attività dell'azienda alle regole e ad attuare e consolidare il rapporto di fiducia con i clienti e, nel senso più ampio, con le parti interessate.



Tradizionalmente, le attività di conformità aziendale sono intese come restrittive rispetto alle società a cui sono indirizzate, in particolare:



• istituzioni e società operanti nel mondo bancario e finanziario;



• attività commerciali che hanno rapporti con la pubblica amministrazione (ovvero quasi tutte le società);



• società quotate in borsa e operanti sui mercati finanziari;



• alla stessa pubblica amministrazione, poiché molte attività pubbliche sono state incluse in rigide regole comportamentali ed etiche (si pensi, ad esempio, alla disciplina anticorruzione).



In realtà, la conformità è intesa per tutte le società (micro, piccole, medie, grandi) e enti pubblici o privati, poiché anche una piccola azienda che non opera nel settore bancario o non fornisce servizi finanziari, deve gestirne la conformità normativa in una delle seguenti aree (ad esempio e non limitato a):



• Protezione del consumatore;



• Certificazioni di qualità e standard ISO;



• Sicurezza delle informazioni e protezione dei dati;



• prevenzione degli infortuni e sicurezza sul lavoro;



• Regolamento antiriciclaggio;



• Privacy e trattamento dei dati personali;



• Lotta contro la corruzione;


corporate governance

• Responsabilità delle entità e delle persone giuridiche ai sensi del decreto legislativo 231/2001



Le attività di Compliance svolte in questi e in altri settori hanno tutti l'obiettivo di raggiungere lo stesso obiettivo: riorganizzare la struttura aziendale fornendo all'organizzazione interna misure preventive per evitare il rischio di subire sanzioni (civili, penali o amministrative, reputazionali) senza perdere competitività sul mercato, migliorando al contempo l'immagine e la reputazione dell'azienda al fine di aumentare la fiducia dei suoi clienti, stakeholder e azionisti.



Un uso corretto della conformità aziendale, quindi, aiuta le aziende a



• promuovere e consolidare i suoi principi etici;



• migliorare le relazioni con i propri clienti;



• proteggere gli amministratori da possibili responsabilità;



• armonizzare e controllare meglio il comportamento di dirigenti e dipendenti.




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